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lunedì 17 gennaio 2011

Aureliano imperatore illirico a Roma diede vita al Natale

Da chi è stata inventata la data del 25 Dicembre lo spunto dal quale poi si è festeggiata la nascita del Signore ?

Il Sole Invincibile – Aureliano imperatore illirico pagano riformatore politico e religioso, da una ideologia completamente pagana il cattolicesimo prese spunto per dar vita al Santo Natale.

I progenitori degli albanesi, gli Illiri, erano pagani e praticavano il culto del Sole e del Serpente.

Anche se la storia ci ha raccontato poco di questo popolo, avevano dei riti pagani e adoravano delle divinità simili a quelle dell’Antica Grecia. Riguardo alle loro divinità sono rimaste delle leggende nel folklore albanese, tra cui la storia di uomini giganti e forti, di ragazze belle che rubano il cuore degli eroi, di draghi con sette teste, di fanciulle che danzano di notte vicino ai laghi e rapiscono bambini, di demoni e streghe.

Le loro feste erano legate alla natura, in particolare si svolgevano durante il cambio delle stagioni, in corrispondenza dei solstizi e degli equinozi. Il 14 Marzo era il giorno dedicato al Sole, visto che questo era il giorno che portava la primavera nelle tribù illiriche.

Aureliano è uno dei tanti imperatori illirici che tra la seconda metà del III e la seconda metà del IV secolo d.C. riuscirono a ritardare (ad occidente) ovvero ad evitare (ad oriente) il crollo dell’impero romano respingendo i nemici (barbari germanici e non, persiani) che premevano sui suoi tanti immensi confini (britannico, renano, danubiano e mesopotamico).

Ma ciò per cui l’imperatore illirico verrà maggiormente ricordato è la politica religiosa: egli è il primo di una lunga serie di imperatori “solari” che contrapposero al monoteismo cristiano, ormai penetrato sempre più profondamente nel cuore urbano dell’impero (giacché le campagne ne rimasero per lungo tempo immuni), un enoteismo incentrato sul culto del dio Sole.

Quello che, sotto l’influsso della filosofia neo-platonica (che troverà il suo culmine nella riflessione teologica di Giuliano imperatore), si sviluppa nel mondo tardo-antico è in qualche modo un paganesimo monoteizzante nei principi dato che vi è un’unica origine e causa prima di tutto il creato ma “plurale” nelle manifestazioni dato che da tale Principio nascono per emananazione tutti gli enti divini e via via, attraverso vari piani ontologici, gli altri esseri viventi (Plotino affermerà, al riguardo, che “Non è con il restringere la divinità ad un solo essere ma con il moltiplicarla che Dio ci manifesta effettivamente la sua vera potenza, capace di produrre, restando quella che è, delle divinità molteplici che si ricollegano a Lui, esistono per Lui e da Lui provengono”).

Manifestazione sensibile di questa primordiale (ed altrimenti lontanissima, ineffabile ed inaccessibile) arch (tanto simile al Dio di Abramo, visto invece dai neo-platonici come un demiurgo di rango inferiore) è appunto il Sole, che sotto tutte le latitudini e da tutti i popoli viene venerato ab immemorabili come dispensatore di benessere e di vita, “proiezione visibile dell’Uno, il sommo Principio divino”.

Pacificato finalmente l’impero, nel 274 in onore di questo Sol indiges delle origini di Roma (e che ha i suoi corrispondenti nell’iranico Mithra, nell’Apollo-Helios greco, nell’egizio Serapide, nel Sol Invictus Elagabal della città siriana di Emesa e nel Sol Sanctissimus Malachbelus di Palmira) Aureliano istituisce la più importante festività calendariale, il dies natalis Solis invicti, la festa della nascita del Sole invitto, celebrata…il 25 dicembre. E mutuata un cinquantennio più tardi dal cristianesimo.

Non sarà una festa qualsiasi ma la festa della divinità suprema protettrice dell’Impero romano (“Sol Dominus Imperii Romani”), che ha il suo vicario – ed imago – sulla terra nell’imperatore.

Ad essa si affiancarono “l’istituzione degli Agones Solis, feste solenni in onore del Sole da celebrarsi con cadenza quadriennale”, l’edificazione di un “tempio di Stato per un culto di Stato, costruito sul suolo pubblico” e la creazione “per il nuovo culto, di un collegio pontificale, i Pontefici del Sole, Pontifices Dei Solis”.


http://www.lachiesaperduta.net/?p=573

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