L'economia a Valona - Turismo in Albania

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giovedì 3 settembre 2009

L'economia a Valona

L'economia valonese



La regione di Valona Caratteristiche socio-economiche
Dati demografici
La geografia di base
La regione di Valona è la più meridionale delle regioni albanesi.
Il porto della città è il più grande dell'Albania del sud, utilizzato per il trasporto delle merci e delle persone verso le altre città e gli altri paesi dei Balcani. E un porto aperto con due moli principali dove attraccano le navi da trasporto merci ed i traghetti di passeggeri. Il porto di Valona fa parte dell'ottavo corridoio ed è il nodo principale dell'oleodotto Burgas-Valona. Grazie alle difese naturali del golfo le navi possono ancorare anche fuori dal porto. Dentro il golfo mancano correnti forti, le alte e le basse maree, tali da influenzare la navigazione.
La regione di Valona è composta da tre distretti (Valona, Saranda, Delvina), sette città e centonovantanove villaggi, raggruppati in diciannove comuni. La ferrovia collega le città sopra citate, con quelle di Fier, Tirana, Shkoder. I collegamenti marittimi con l'Italia (Brindisi) sono assicurati. Durante la stagione estiva, un piccolo ferry, con capienza di tre-quattro auto, collega il porto di Saranda con l'isola di Corfù.
La superficie del territorio della regione è di 2.706 km quadrati, dei quali 1.609 appartengono al distretto di Valona, 749 a quello di Saranda e 348 a quello di Delvina. Il distretto di Valona, per superficie, occupa il terzo posto in Albania, dopo quelli di Scutari e di Korca. La densità media di popolazione nel distretto di Valona è di 91,5 ab/km2, alcuni distretti come Durazzo, Tirana e Kucova, arrivano a 400ab/kmq mentre altri, come Argirocastro e Saranda, scendono sensibilmente.
rio del distretto di Valona è percorso dal fiume di Vjosa, lungo 272 chilometri e vi si trova una delle cime più alte del paese, il monte di Cika con un'altezza di 2.045 metri.
La popolazione della regione non presenta anomalie vistose rispetto alle tendenze nazionali. Come si deduce dalle tabelle illustrate di seguito, vi sono, però, variazioni significative rispetto alle medie nazionali nella composizione per genere. La tabella fornisce i dati dei residenti in base a quelli forniti dagli uffici anagrafe dei municipi.
Meno donne
A livello nazionale il numero degli uomini e delle donne esprime un rapporto di 995 su 1000. Nella prefettura di Valona il rapporto è di 982 su 1000; per abbassarsi ulteriormente nel distretto di Valona con 967 su 1000, mentre a Saranda passa a novantotto donne ogni cento uomini.
Più gente vive in città
L'Albania è sempre stato un paese rurale. Nel 1979 la popolazione urbana rappresentava solo il 33,5% del totale. Il resto viveva in villaggi. Nel 2001 il 42,1% degli albanesi vive in un contesto urbano. Nella regione di Valona, ben il 53,7% degli abitanti vive in una delle tre città. Nel Distretto di Valona, poi, ben il 57,8% vive nei quartieri della capitale regionale; Quindi lo spopolamento dei villaggi è stato superiore alla media nazionale. La forza attrattiva delle aree urbane maggiori è molto forte.
Le famiglie diventano meno numerose specialmente a Valona
I movimenti dalla campagna verso la città hanno avuto i loro riflessi anche nella composizione delle famiglie. Nel 1979 il numero medio delle persone per famiglia era 5,6 (4,6 nelle città). Nel 1989 era di 4,7 (3.9), mentre oggi abbiamo 4,2 persone per famiglia (3,9 nelle città). Per la regione di Valona le cifre sono di 3,9 così distribuite nei singoli distretti : Valona 4,0; Saranda 3,58; Delvina 3,4.
Gli emigrati: presenti e invisibili
Secondo una registrazione del 2001, la realtà della popolazione realmente residente è ben diversa dalle cifre fornite. Il fenomeno è dovuto all'emigrazione.
La regione di Valona è il luogo più conosciuto per via delle partenze clandestine dall'Albania verso le coste italiane e greche, nonché per gli sconfinamenti terrestri verso la Grecia. Molti di coloro che passano di qui per emigrare non sono albanesi, ed anche quando lo sono, non è detto che siano di Valona. Non si può non pensare, però, che questo fatto non abbia influito sul numero di emigrati nell'area. Le tabelle illustrano chiaramente l'incidenza del fenomeno emigrazione nella regione di Valona.
Nel 2001 non sono stati considerati nel numero complessivo degli emigrati, coloro che hanno lasciato il paese nel corso dell'anno. Il numero di questi emigrati può essere calcolato con approssimazione intorno alle quindicimila persone, fino a ventimila per la prefettura di Valona. Tenendo conto di questo dato, il numero ufficiale della popolazione in uscita dal Paese arriva a 500.000 persone, 155.000 solo nella prefettura di Valona e 86.000 nel distretto. Ma, in realtà, le persone residenti di fatto all'estero sono un 40% in più. In ogni caso, il tasso di emigrazione nella prefettura di Valona è pari al 31% del numero totale degli emigrati del paese mentre quello del distretto di Valona corrisponde al 17 % di questo totale. I dati sull'emigrazione nella regione sono stati raccolti seguendo le indicazioni delle istituzioni internazionali, non tenendo conto delle persone che risiedono all'estero da più di un anno, pur continuando ad avere interessi economici in Albania.
Giovani europei
Rispetto all'età, i dati della regione di Valona coincidono con quelli nazionali: la Popolazione albanese viene considerata una popolazione giovane con un'età media di 28,6 anni. La durata media della vita è di 71,4 anni: di 68,5 per gli uomini e 74,3 per le donne. Circa il 33% della popolazione ha meno di quindici anni.
La struttura produttiva
La regione di Valona e in particolare la città ha una struttura produttiva diversa da quella delle città ad alto tasso di industrializzazione recente, come Fier, o ad alto tasso di attività agricola, come Gjirokaster. L'identità commerciale di città portuale (per Valona) e di regione costiera e di confine, per il resto della regione, caratterizza la struttura produttiva del paese e la posizione di Valona hanno trasformato la zona in un incrocio di traffici anche illegali, che hanno generato problemi sociali nuovi.
Il traffico degli scafi verso l'Italia è ora completamente cessato, ma per anni ha costituito l'immagine più conosciuta della città e della regione.
Il mercato del lavoro è ancora poco strutturato. La maggior parte degli occupati lavora in attività di tipo commerciale, servizi, ecc. L'attività primaria per il mercato è ancora agli inizi sia per la produzione che per l'occupazione, dopo la grande mutazione rappresentata dalla caduta del socialismo. Le attività nel settore turistico sembrano essere improvvisate e limitate. La regione presenta, tuttavia, un forte dinamismo a livello di piccole imprese, ma la difficoltà maggiore rimane la non comprensione delle giuste iniziative da intraprendere e la scelta dei settori strategici, con la conseguente inefficienza degli investimenti e dei possibili ritorni economici. Per fare un esempio, l'occupazione femminile risente di problemi sociali enormi, del peso delle economie illegali e delle difficoltà di selezione degli investimenti.
Nella città di Valona si contano 6.500 donne disoccupate che rappresentano il 65% del totale dei disoccupati. Ben 3.120 di loro usufruiscono dell'aiuto economico di disoccupazione o vengono occupate nei "lavori socialmente utili", come la raccolta della spazzatura nelle strade. Questa situazione espone le donne all'emigrazione e alle offerte del mercato del lavoro clandestino e delle attività illegali.
I dati disponibili sulla struttura occupazionale, dvisi per settore pubblico e imprerse private, forniscono un quadro della situazione anche se con margini attività economica del settore privato è composta da 464 imprese Bistrate alla fine del 2000, con 3.223 occupati e 1.460 imprese con 1 solo occupato, sempre registrate a fine 2000, che in realtà arriva, considerando gli aiutanti, fino a 1.711 occupati. La mancanza di corrispondenza tra questi dati e quelli della tabella sopra è dovuta l fatto che i dati presi a fine anno registrano solo le aziende già Bistrate nel corso dell'anno e non quelle che hanno iniziato un'attività durante il primo semestre dell'anno successivo.
Come si può notare il 90 % delle attività sono costituite da servizi e altri settori non produttivi.
Della città esercitano la loro attività 14 imprese straniere con 799 occupati e 29 imprese di capitali comuni con 290 occupati.

fonte : http://www.valona.altervista.org/economia.htm

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