GJIROKASTRA ARGIROCASTRO - Turismo in Albania

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martedì 12 maggio 2009

GJIROKASTRA ARGIROCASTRO

Gjirokastra è una città nel sud dell'Albania. Ha una popolazione di circa 30.000 abitanti . È la capitale del distretto di Gjirokastra. La città vecchia è inclusa tra i Patrimoni dell'umanità come raro esempio di ben conservata città ottomana costruita da coltivatori di alto rango.

Gjirokastra è una delle più antiche città albanesi; il suo nome significa Fortezza Argentata e la città mostra nettamente l'incontro delle culture greche, romana, etrusca e albanese.

Venne costruita su una collinetta di circa 300 metri che domina una vallata lussureggiante fra i monti Mali i Gjerë e il fiume Drinos.

Gjirokastra è un'antica città le cui tracce archeologiche risalgono al I secolo a.C.. La città venne probabilmente fondata nel XII secolo intorno ad una fortezza sulla collina. Durante l'Impero Bizantino divenne un importante centro commerciale conosciuto col nome di Argyropolis, che in greco significa "città argentata", o Argyrokastron, che significa "castello argentato".

La città fece parte del Despotato d'Epiro nel XIV secolo prima di essere assoggettata all'Impero Ottomano nel 1417. Nel 1811 venne conquistata da Ali Pashe Tepelena, che si costruì il proprio feudo autonomo nei Balcani sudoccidentali. Nella seconda metà del XIX secolo divenne un centro di resistenza contro i Turchi. Nel 1880 si tenne in questa città l'Assemblea di Gjirokastra, un momento chiave per il movimento di liberaziopne albanese.

Durante la prima guerra balcanica del 1912-1913 la città venne reclamata, senza successo, dalla Grecia. Durante la seconda guerra mondiale la città fu occupata a più riprese dall'Italia nel 1939-40, dalla Grecia nel 1940, nuovamente dall'Italia fino al 1943 e infine dalla Germania nel 1943-4, prima di tornare sotto il controllo albanese nel 1944.

Il regime comunista che si insediò dopo la guerra sviluppò qui un polo industriale e commerciale. Venne elevata allo status di città-museo principalmente perché era il luogo di nascita del dittatore Enver Hoxha, che nacque qui nel 1908. La sua casa natale venne trasformata in un museo che divenne il punto focale del culto della personalità di Hoxha.

Gjirokastra ebbe seri problemi economici con la fine della dittatura comunista nel 1991, venne pesantemente danneggiata soprattutto dal crollo di un castello di carte nel 1997, crollo che destabilizzò l'intera economia albanese. La città divenne il centro della ribellione contro il governo di Sali Berisha e vennero inscenate violente manifestazioni di protesta che condussero alle dimissioni del governo. Il 16 dicembre 1997 la casa-museo di Enver Hoxha venne fatta saltare in aria da parte di ignoti, presumibilmente militanti anti-comunisti. Oggi Gjirokastra è il centro più importante del Sud Albania.
Argirocastro è gemellata con: Grottammare, Italia.

1 commento:

  1. Il castello di Girocastro, legato storicamente con la città che porta lo stesso nome, viene nominata per la prima volta come città e castello nel 1336. Durante questi anni era il centro dei feudali albanesi Zenevisi. Più tardi, durante il dominio di Gjin Bushati, esso e stato incluso nel Despotato di Epiri, anche se diversi storici pensano che l'esistenza del castello di pietra abbia un origine piu antica. Secondo loro, il castello ha avuto due fasi di costruzione, che si collegano con il periodo prima e dopo il Pascialato di Janina e le fortificazioni di Ali Pascia Tepelena. Dal castello medievale, quella prima dell'occupazione di Ali Pascià, si conservano solamente poche tracce perché le mura sono coperte in altezza da nuove costruzioni, mentre le torri sono parzialmente demolite e riadeguate. Con passar degli anni, esso comincio gradualmente a svolgere il ruolo di un castello costruito per la dimora delle truppe dell'occupatore e della guarnigione della citta.

    Nel 1812, il castello fu occupato da Ali Pascia Tepelena, il quale inizio la sua ricostruzione.
    La ricostruzione del castello, di un serraglio e di alcuni edifici annessi, e stata eseguita con tanta fretta, e in un anno e mezzo sono terminati tutti i lavori. Oltre alla baracca per la dimora di una guarigione di 5.000 soldati, nel castello si trovavano altri magazini costruiti per l'assicurazione delle munizioni e del cibo necessario. Secondo le cronache del tempo, solamente per la costruzione di Ali Pascai, una torre vicino all'angolo sud-est, lavorassero 1500 uomini. Dopo la caduta del Pascilalato di Janina , il castello perse il suo splendore. Negli ultimi anni della Prima Guerra Mondiale, essa servi come residenza degli abitanti e la loro protezione dai bombardamenti aerei.

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