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venerdì 19 ottobre 2007

Puglia e Albania a confronto..

Puglia e Albania a confronto: intervista al prof. Tritan Shehu, parlamentare albanese, presidente della commissione parlamentare affari sociali, lavoro e sanità, e Vice rettore dell’Università “Nostra Signora del Buon Consiglio” di Tirana

La Puglia come modello per la vicina Albania?Lo abbiamo chiesto al professor Tritan Shehu, Vice rettore dell’Università “Nostra Signora del Buon Consiglio” di Tirana, già ministro della sanità albanese dal 1992 al 1994.Professor Shehu, oggi quali sono gli obiettivi principali della politica albanese? «L’Albania è sempre stata un paese pienamente europeo, anche se i suoi collegamenti con la parte occidentale si sono interrotti più volte durante la storia a causa di particolari e tragici avvenimenti: dalla lunga occupazione ottomana, al regime comunista che ha portato l’Albania a dirigersi verso l’est europeo, allontanandola dal cuore dell’Europa. A parte questi accadimenti storici, però, gli albanesi hanno sempre visto se stessi parte dell’Occidente, parte integrante dell’Europa: questo è un dato molto interessante che spiega perchè la parola d’ordine dei movimenti per la democrazia negli anni novanta, quando i moti universitari hanno cercato di rovesciare il regime comunista, riuscendoci e portando alla nascita del pluralismo politico, è stata avviata una piena integrazione con l’Europa. L’Albania in questi ultimi anni ha fatto passi in avanti importanti, anche se talvolta caotici, a causa della mancanza completa di una educazione democratica e a causa dagli elementi psicologici del passato, degli atavismi che noi come politici non abbiamo ben percepito, pensando che le cose fossero cambiate in pochi anni, abbiamo dimenticato che la cosa più difficile da modificare è proprio la mentalità, la psicologia umana, elemento essenziale per lo sviluppo naturale di un paese, soprattutto nell’ambito della democrazia. Penso che questa illusione maturata all’inizio abbia creato alcune oscillazioni durante il percorso verso la democrazia in Albania e, anche se manca una tradizione in tal senso, oggi siamo entrati in un processo irreversibile verso l’integrazione europea e verso un processo di sviluppo del paese che ci renderà parte della famiglia occidentale. L’Albania oggi ha quasi raggiunto una stabilità politica e stima di diventare membro dell’Unione Europea verso il 2014. In questo processo di integrazione il ruolo dell’Italia è fondamentale, primordiale: l’Italia ed in particolar modo la Puglia, hanno un ruolo strategico per lo sviluppo dell’Albania, come anche la vicina Grecia. L’Italia è uno di quei paesi con il maggior numero di investimenti privati in Albania, non solo per il ruolo strategico geografico di vicinanza tra i due paesi, ma anche per la tradizione storica millenaria che le lega. Che ruolo assume dunque la Puglia in questo processo? «La vostra regione ha da sempre un ruolo importante. Lo sviluppo economico degli ultimi anni, l’intensificarsi degli scambi non solo commerciali, ma culturali, scientifici tra le università ed i centri di ricerca: tutti fattori che potrebbero rappresentare per l’Albania la porta principale di ingresso in Italia, portandola a concretizzare il suo progetto di membro dell’Unione Europea». Professor Shehu, come già ministro della sanità albanese, prevede sviluppi futuri nei rapporti tra la Puglia e l’Albania nel sistema sanitario dei due paesi? Può esserci una collaborazione proficua per entrambi?«In Albania la situazione del sistema sanitario non è delle più rosee: lottiamo contro l’evasione fiscale dei dirigenti medici e cerchiamo di colmare la mancanza di manager ospedalieri che intervengano per la risoluzione dei problemi strutturali del nostro sistema. Le strutture ospedaliere sono suddivise sia in aziende pubbliche che private. Complessivamente il numero dei posti letto sembra essere più che sufficiente, ma manca una distribuzione geografica e clinica dei posti più equa. Per quanto riguarda i reparti specialistici sono attivi quelli di anestesia, di chirurgia generale ma mancano i reparti di ortopedia e traumatologia, di oculistica e mancano centri dedicati allo diagnostica come ad esempio tac e risonanza magnetica, e, soprattutto, non esiste un centro trapianti. La maggior parte dei malati è così costretta ad emigrare in Macedonia o all’estero, con costi elevatissimi sia per i pazienti stessi, sia per il sistema sociale. I pazienti, inoltre, pagano un ticket ospedaliero di circa settantacinque euro al giorno per le degenze, importo che risulta del tutto insufficiente all’erogazione di un’assistenza sanitaria adeguata e provoca un’incidenza notevole della spesa sanitaria di ciascun paziente sulle casse dello stato».Cosa si può fare per migliorare questa situazione e che ruolo giocherebbe la nostra regione?«Ritengo che l’introduzione di un’assicurazione sanitaria per ciascun paziente, stipulata destinando una percentuale pari al 7% del proprio stipendio, renderebbe il servizio sanitario più adeguato. Per quanto riguarda i ticket sui farmaci, con un incremento che va dal 4% al 7%, si ipotizza di poter accrescere in maniera sufficiente la distribuzione dei farmaci e di poter aumentare anche gli stipendi dei medici cercando di fugare almeno parzialmente l’illegalità praticata da parte di molti di loro. Illegalmente infatti, riescono a guadagnare mensilmente circa quindicimila euro, a fronte di uno stipendio che mediamente si aggira intorno ai milletrecento euro mensili.Il punto di debolezza del sistema sanitario albanese risiede proprio nella gestione del stessa del sistema: manca il coraggio politico per intervenire e mancano figure professionali e manageriali adeguate. La Puglia, invece, potrebbe essere trampolino di lancio per una nuova visione e concezione della sanità albanese, attraverso molteplici strumenti: dal trasferimento delle proprie esperienze e competenze, agli investimenti, dalla formazione del personale alla costruzione di ospedali concepiti seguendo il modello di sviluppo occidentale. Crescita culturale ed economica: un investimento che auguro ad entrambi».



fonte ... http://www.abasan.it/index.php?mod=novita&idp=95

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